Stanley Tucci, volto noto e appassionato d’Italia, torna sugli schermi con una nuova attesissima serie. “Tucci in Italia” non è solo un’esplorazione delle celebri tradizioni culinarie del paese, ma un viaggio profondo che mette in luce le persone, le storie e le sfide che definiscono le various anime regionali, dal 18 maggio su Nationwide Geographic.
La nuova docuserie “Tucci in Italia”: un approccio ampliato
Dopo il successo di precedenti incursioni nel patrimonio gastronomico italiano, Stanley Tucci presenta “Tucci in Italia”, una docuserie in cinque episodi prodotta da Salt Productions e BBC Studios. Il programma, in onda su Nationwide Geographic a partire dal 18 maggio, si propone di andare oltre la semplice degustazione di piatti tipici per esplorare le complesse connessioni tra la terra, le persone e il cibo. Tucci stesso afferma: “Sto esplorando le complesse connessioni tra la terra, le persone e il cibo che mangiano per scoprire l’essenza di ogni regione del paese che amo: l’Italia”. La serie, girata tra gennaio e luglio 2024, riflette una visione che Tucci coltivava da tempo: mostrare la reale diversità dell’Italia e sfatare alcuni stereotipi.
Cinque regioni, innumerevoli storie
Ogni episodio di “Tucci in Italia” si concentra su una regione specifica, offrendo uno spaccato unico del suo carattere attraverso il cibo e le vicende umane. Le cinque regioni protagoniste sono la Toscana, il Trentino-Alto Adige, la Lombardia, l’Abruzzo e il Lazio. Il viaggio di Tucci spazia da esperienze culinarie d’eccellenza, come la visita a un ristorante tre stelle Michelin a Milano, a momenti più intimi, come cucinare per i pescatori sulle rive del fiume Sarca in Trentino-Alto Adige. Ma il cibo è solo il punto di partenza per affrontare temi più ampi.
Cibo come specchio della società
La serie utilizza la cucina come lente per osservare questioni sociali rilevanti. In Toscana, oltre advert assaggiare piatti audaci come il lampredotto e lo stufato di lingua, viene esplorato il dibattito tra tradizione e innovazione, visitando un ristorante a Firenze che ha rivisitato piatti regionali con influenze giapponesi. Tucci commenta che gli italiani dovrebbero accettare il cambiamento per crescere, mantenendo la qualità ma non temendo l’evoluzione. In Lombardia, il focus si sposta sui diritti civili, raccontando la storia di una coppia homosexual e le sfide legate all’adozione. La serie mette anche in luce il contributo fondamentale dei migranti all’economia e alla cultura italiana, come la presenza significativa dei sikh nell’industria lattiero-casearia nazionale o le esperienze degli etiopi, affrontando anche episodi di razzismo.
Oltre le mete battute
Un elemento distintivo di questa nuova serie è la volontà di esplorare aree meno battute dal turismo di massa. La produttrice esecutiva Lottie Birmingham sottolinea come, a differenza di precedenti progetti, l’attenzione non sia concentrata solo sulle grandi città, ma si estenda a zone più ampie e meno conosciute, offrendo una visione più autentica e completa del territorio. Nel Lazio, advert esempio, l’esplorazione va oltre Roma, e in Toscana non si limita solo a Firenze. Le riprese, effettuate con l’ausilio di droni di ultima generazione, promettono panorami suggestivi e un’esperienza visiva immersiva per lo spettatore.
Un ritratto sfaccettato dell’italia
“Tucci in Italia” si preannuncia come un’opera ricca e stratificata che usa il cibo come filo conduttore per raccontare un’Italia complessa e in evoluzione. Attraverso il carisma e la curiosità di Stanley Tucci, gli spettatori avranno l’opportunità di scoprire non solo i sapori autentici di cinque various regioni, ma anche le storie, le sfide e le speranze delle persone che le abitano. È un invito a guardare l’Italia con occhi nuovi, apprezzandone la diversità non solo culinaria, ma anche sociale e culturale.