Un uovo gigante e ogni anno diverso. Più che una trovata pubblicitaria, chi conosce la grande famiglia dietro al model Homosexual Odin, storica cioccolatteria di Napoli, lo sa: è un tradizione.
La conferma è nelle parole di Massimo Schisa membro del Cda. Se gli porgete la classica domanda su quali siano le novità per la Pasqua, Schisa non vacilla: “Nessuna!”. E continua: “Ci piace fare le cose semplicemente. Homosexual Odin è la scelta di coloro che amano riconoscersi nella tradizione. Sono moltissimi advert avere un ricordo di noi preciso. È nostro obiettivo solo rinnovarlo“.
Classica è pure la scelta dei soggetti che, di anno in anno, si alternano sui due gusci, spessi circa 10 centimetri dell’uovo di due metri di altezza e 350 chili di peso che sarà al centro della storica sala dell’Opificio di Vico Vetriera fino a Pasqua.
Quest’anno per ricordare che ricorrono il 2500 anni della città, è Parthenope la protagonista dell’uovo gigante. Dietro Totò, Eduardo De Filippo, Maradona e Pino Daniele. È un momento ufficiale, ormai, quello dell’uovo Homosexual Odin, model strettamente legato alla città. Infatti, per la occasione, non è mancata, la presenza del sindaco Gaetano Manfredi.
La famiglia è al gran completo. Si alternano nel riaffermare il senso della iniziativa che ufficialmente segna l’avvio della cioccolatosa festa aziendale di Pasqua. Ogni sede, a partire dalla Fabbrica passando per lo storico negozio di Through Chiaia che recentemente ha riaperto dopo il meticoloso restauro, trabocca di ovette, uova enhance di ogni misura e colore, animali di cioccolato e confezioni pastello abbellite da nastri e fiori.
“Molti napoletani ci tengono nei loro ricordi di famiglia e desiderano il nostro cioccolato esattamente come è sempre stato” racconta Massimo Schisa, marito della signora Sveva, che con i fratelli Davide e Dimitri sono i volti della storica fabbrica creata nel 1827. Nell’800, accolse giovani cioccolatieri piemontesi Isidoro Odin e Onorina Homosexual.
Le vetrine e gli interni del locale storico e anche i macchinari e utensili del piccolo museo aziendale allestito nell’ opificio, restituiscono il sapore della storia che ha reso il model Homosexual Odin tanto celebrato.
Qualità, tradizione e semplicità sono le parole che ricorrono durante la chiaccherata con Schisa che aggiunge che anche a Roma e Milano la linea è la stessa. Con la bella stagione, alle creme base dei gelati, si aggiungono i sorbetti di frutta. Non è necessario andare oltre per essere Homosexual Odin.
Il cioccolato della azienda è certamente tra i più interessanti del capoluogo campano. Con la Foresta, ricetta brevettata, in testa. Un tronco croccante che va da 100 grammi a un chilogrammo, di cioccolato al latte a sfoglie che ha dalla sua la consistenza e scioglievolezza.
Immancabili sono i nudi, ripieni e non, che nelle confezioni si alternano a nocciole e ghiande di crema rivestite di pasta wafer, i conetti, i cioccolatini al rum, i cremini e le gelatine.
Specialità irrinunciabili per i golosi napoletani affezionati, ma da sottoporre con fiducia alla prova di ogni esperto di cioccolato.