Scrivere la storia è un’impresa significativa, ma impegnarsi advert aggiungere nuovi capitoli a una biografia è assai arduo, specialmente in certe aree d’Italia dove persistono retaggi culturali radicati. È in una di queste regioni, la Sicilia dei 45 gradi all’ombra, sospesa tra Oriente e Occidente, che Francesco Intorcia sta cercando di inserire nuove pagine in un copioso libro di famiglia. Si definisce un “marsalista”, fedele a quel vino, il Marsala, così unico per genesi e storia, e non più semplicemente raro. Per lui, fare Marsala è uno “mind-set” quando si nasce tra le botti, ma si cresce con una visione glocal per imprimere contemporaneità a una tradizione.
Lungimirante nel comprendere la necessità di un movimento a tutela del Marsala, Francesco si presenta a ogni Vinitaly con interessanti novità e “variazioni sul tema”, senza mai scardinare né stravolgere valori e principi che restano ben saldi.
Le Novità di Vinitaly 2025
Quest’anno, la 57ª edizione della fiera ha segnato momenti importanti nella storia degli Intorcia e del Marsala. Primo fra tutti, la presentazione ufficiale di Vignarara 2024, un’etichetta della più ampia linea “Keep Salty”, un progetto di valorizzazione della viticoltura dello Stagnone. Questa space dell’agro marsalese è, infatti, riconosciuta come zona d’elezione del Grillo, che qui acquisisce caratteristiche inconfondibili. Una bottiglia che vuole essere sinonimo di collaborazione con determine di spicco dell’enologia italiana (Gabriele Gorelli, Pietro Russo e Andrea Lonardi) per il rilancio di un territorio dalle indiscusse potenzialità.
Il Vignarara, a pochi mesi dalla vendemmia, dimostra tutta la verve di un vino di carattere. Sapido, ma al tempo stesso avvolgente; schietto, ma con lo charme di chi svelerà negli anni evoluzioni gustative di grande eleganza. Un sorso salato – e non semplicemente sapido – riconoscibile tra mille e indiscutibilmente figlio di quello Stagnone a pochi metri dal mare. Una bottiglia capace di traslare nel calice la quintessenza di un territorio, di un popolo, di una cultura.
Altra grande novità di questo Vinitaly 2025 è stata l’anteprima del Marsala Vergine 1980. Questo vino di 45 anni è testimonianza “viva” del know-how di famiglia nel realizzare questo genere di vino. Un calice unico per un bouquet coeso che il naso fatica a declinare nei singoli riconoscimenti aromatici; un tutto integrato di grande complessità. Dalla spezia scura alle be aware salmastre, dagli abbrivi fumé alla delicata rotondità della frutta disidrata, dal miele al cuoio, il pot-pourri olfattivo è espressione di una mano capace e di un lavoro certosino e costante.
La bocca è vibrante e si concede lentamente nelle sue variegate sfaccettature che concorrono – anch’esse – a un sorso unitario di peculiare spessore. Un’etichetta a tratti immortale, capace di coinvolgere e non stravolgere la solennità di un nettare che fa del tempo il suo principale alleato.
Masterclass e Abbinamenti Innovativi
Si aggiungono a queste novità, le consuete masterclass organizzate in collaborazione con professionisti del settore, conterranei o di fuori regione. A condurre le degustazioni, Franco Rodriguez, docente AIS, appassionato e profondo conoscitore di Marsala, abile nel coinvolgere i presenti proiettandoli in un tour virtuale tra le oltre cento contrade di questa cittadina del trapanese, tra aneddoti e grandi verità. A curare gli abbinamenti, Peppe Agliano, capace chef e ristoratore di Marsala, convinto sostenitore del marsala, che valorizza tanto in cucina quanto nel pairing a tavola, per un risultato mai scontato e foriero di interessanti spunti di riflessione.
Sicuramente interessante il binomio Marsala-gelato, a cura di Stefano Guizzetti, visionario maestro gelatiere, che ha fatto del suo Ciacco LAB la meta di molti gourmands alla ricerca di gusti gastronomici, intriganti e indubbiamente originali.
Da non dimenticare, infine, i golosi giochi d’ensemble Parmigiano Reggiano-Marsala e Gorgonzola-Marsala, in collaborazione con i rispettivi Consorzi, che confermano la versatilità e la trasversalità di questo vino. Una sorta di proprietà commutativa: un sorso che arrotonda, un morso che si rivela elegantemente sapido, in un continuo rincorrersi di cromie gustolfattive. Un “mangia e bevi” o “bevi e mangia” in costante, composito equilibrio.
Francesco Intorcia ha traslato l’amore per la sua terra in Marsala dall’anima variegata, dando forma e contenuto a nuove visioni.