L’arte del gusto firmata Biagio Martinelli: la colazione diventa un’esperienza sensoriale
Biagio Martinelli nasce nel 1991 a San Cipriano d’Aversa, ma la sua storia è già intrisa di burro, impasti e profumi di forno sin dalla giovinezza. Figlio e nipote di pasticcieri con oltre trent’anni d’esperienza, trova nella famiglia la sua prima e più autentica scuola. La passione si consolida presto: corsi di perfezionamento, studio continuo, una vocazione innata per la precisione e il gusto. A soli 25 anni realizza il sogno di aprire un proprio laboratorio e nel novembre del 2017 inaugura advert Aversa la Pasticceria Biagio Martinelli. Lo fa in un quartiere residenziale, con un locale che unisce l’eleganza delle maioliche colorate al calore sobrio del legno.
Nel giugno 2024, il salto: apre un secondo spazio, più grande, moderno e luminoso, in through Enrico Fermi 17, sempre advert Aversa. Con 50 coperti all’interno e altri 30 all’esterno, il nuovo locale diventa non solo punto vendita ma anche cuore pulsante della produzione. È qui che Martinelli esprime al massimo la sua concept di pasticceria contemporanea: una combinazione tra artigianalità, tecnica ed estetica, che si riflette tanto nelle creazioni dolci quanto in quelle salate, mettendo la sua firma sull’equilibrio tra leggerezza, eleganza e ingredienti d’eccellenza, a partire dalla colazione fino all’aperitivo.
E proprio la colazione è il punto da cui partire per raccontare la proposta di viennoiserie. Il menù, essenziale ma raffinato, rivela l’identità del laboratorio: ogni pezzo parla la lingua della cura.
Croissant e Ache au Chocolate Martinelli aprono il percorso con la rassicurante fragranza della tradizione francese, qui però filtrata attraverso una sensibilità tutta italiana per il dettaglio e la leggerezza. Il croissant non è solo un impasto ben sfogliato: è un’architettura di burro e lievitazione lenta che svela al palato una texture friabile e burrosa, priva di eccessi.
Il Ache suisse alla caprese è una sorpresa che gioca sulla memoria del dolce partenopeo per eccellenza: la caprese al cioccolato. In questo caso, l’impasto soffice e sfogliato del ache suisse accoglie una farcitura ispirata a quel connubio intenso tra mandorle e cioccolato fondente, forse alleggerito o reinterpretato in forma cremosa. È un incontro fra la linearità della viennoiserie francese e l’opulenza aromatica della tradizione isolana, che conquista per intensità e originalità.

Il Cruffin al caffè espresso Illy con un cremoso al mascarpone al profumo di limone è probabilmente il vertice creativo della carta dolce: il croissant che si fa muffin (da cui cruffin), acquisendo struttura verticale e maggiore complessità visiva. Il richiamo al tiramisù è immediato, ma rielaborato in chiave leggera, con l’acidità agrumata del limone a bilanciare la profondità del caffè e la rotondità del mascarpone.
La brioche sfogliata al pistacchio Dubai chiude il quartetto dolce con un tocco esotico. Il riferimento a Dubai, metropoli del lusso e della contaminazione culturale, è dichiarato: il pistacchio, estremamente cremoso, è trattato con l’attenzione dei migliori maestri della pasticceria medio-orientale. Il risultato è una brioche sontuosa, dal gusto pieno e persistente, senza mai risultare stucchevole.
Sul fronte salato, Martinelli esprime uno dei suoi punti di forza, testimoniato anche da creazioni come la Polacca rustica — impasto al parmigiano e pepe nero, crema salata al parmigiano, provolone del monaco DOP e salame di suino nero campano — o innovazioni audaci come il Maritozzo salato al burro di bufala e il Macaron al sesamo bianco con cremoso al parmigiano.

Nel menù del giorno troviamo due proposte salate ben equilibrate:
Il croissant al pecorino farcito con bresaola, pomodorini semi dry e rucola selvatica è un’ode alla mediterraneità e alla precisione dei contrasti. La sapidità del pecorino accompagna la delicatezza della bresaola, mentre la dolcezza dei pomodorini e l’amaro della rucola chiudono il cerchio con sapori ben armonizzati. È uno spuntino che sa essere leggero ma completo, perfetto per un brunch o una colazione salata.
Il Ache au cotto affumicato e provolone dolce punta su un registro più consolation, ma non meno nobile: il profumo del cotto affumicato abbraccia la dolcezza burrosa del ache, mentre il provolone dolce aggiunge un velo cremoso e gentile, senza invadere. È una coccola rustica e sofisticata al tempo stesso.
Advert accompagnare queste proposte, troviamo bevande che esaltano i piatti proposti: Flat white, The Matcha, Chilly brew espresso, espresso monorigine Arabica (Choice Brazil Illy) e infusi a freddo selezione Dammann delineano una carta contemporanea, internazionale, costruita per chi ama sperimentare e abbinare il giusto profilo aromatico al proprio momento di piacere.
Il segreto della leggerezza e della qualità di queste preparazioni sta anche nella selezione rigorosa degli ingredienti base tanto da permettere a Biagio Martinelli di essere presente da anni presente nella Guida delle Pasticcerie d’Italia del Gambero Rosso con 2 Torte e nella Guida Bar d’Italia con 2 Tazzine e 3 Chicchi. Nel 2021 ha ricevuto il premio come “Miglior Pasticciere” dalla guida Mangia & Bevi de Il Mattino, e nel 2022 è entrato nella sezione Giovani Lievitisti dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.
Dietro ogni piega di croissant, ogni nuance di crema, ogni sfoglia croccante o morbida, si percepisce una maestria silenziosa ma determinante. Biagio Martinelli dimostra con queste creazioni di saper fondere tecnica e sentimento, territorio e visione internazionale, precisione artigianale e slancio creativo. È la firma di un giovane pasticciere che non ha paura di osare e che ha già compreso una verità fondamentale: la colazione è il primo atto di bellezza della giornata — e come story merita tutta l’arte possibilecoccolando ogni lato della nostra anima.