L’appuntamento ventiventicinque di Campania Tales ha avuto luogo a maggio nell’areale del Vesuvio.
Il format inventato da Miriade e Companions come ogni anno prevede il Campania Tales Day con il patrocinio della regione Campania e dell’associazione Italiana Sommelier Campania.
Il Campania Tales Day è un evento che prevede la presentazione e l’assaggio delle ultime annate dei vini prodotti nelle principali denominazioni campane.
Un’ottima opportunità per i professionisti del settore, appassionati e consumatori desiderosi di avere una panoramica completa dei vini campani.
La degustazione si svolge tutto il giorno con sedute dalla durata di due ore ciascuna.
Quest’anno il luogo è stata Villa Signorini Occasions e Resort advert Ercolano, nel gazebo della corte sono stati allestiti i lunghi banchi d’assaggio per i prenotati.
Su ogni postazione la tradizionale tovaglietta, i calici, la guida e l’elenco dei vini da scegliere divisi tra bollicine, rosati, bianchi e rossi.
Per ogni vino un codice abbinato da segnalare ai sommelier preposti al servizio.
Di fronte alla postazione tutta l’immensa batteria dei vini a disposizione.
Importante è avere un orientamento su quello che si desidera assaggiare o sulla provincia a cui andrà l’attenzione. Centinaia, infatti, sono i campioni in degustazione e assaggiarli tutti non è possibile.
Noi di Foodmakers vi raccontiamo 29 vini che quali abbiamo selezionato quest’anno:
- Trentapioli 2024, asprinio d’Aversa DOC Metodi Martinotti Brut, Salvatore Martusciello vini di persistenza. Colpisce l’asprinio metodo Martinotti, sia per il colore oro intenso che per i sentori complessi che mettono in dubbio che l’annata sia solo 2024
- Prima Gioia 2020, vino spumante di qualità Metodo Classico Masseria Piccirillo. L’azienda conferma la grandissima qualità di un metodo classico a dimostrazione che anche questo tipo di spumantizzazione si adatta perfettamente al vitigno.
- Montemilè Tenuta del Meriggio, vino spumante di qualità. Rotondo, persistente e estremamente gastronomico il vino spumante senza annata.
- Alberata Bio 2022 Tenuta Fontana, asprinio d’Aversa DOC. Sentori di evoluzione immediata, vino d’impatto non semplice, non per tutti.
- Grecomusc Anfora Bio 2022 Contrade di Taurasi Cantine Leonardo. Vitigno raro con sorso assolutamente da non perdere. Meravigliosa scia sapida che riempie la bocca e ti porta agli scogli infranti dalle onde del mare.
- Sireo 2022, Campania IGT bianco, Abbazia di Crapolla. Un naso veramente fruttato e floreale, rotondo e molto accattivante, lunga vita da vivere per questo vino che promette tantissimo.
- Munazei Bianco Bio 2020, Lacryma Christi del Vesuvio DOC, Casa Setaro. Sentori evoluti piacevole l’ossidazione sorso lungo.
- Vigna Lapillo Bio 2022, Lacryma Christi del Vesuvio DOC superiore, Sorrentino Vini. Completamente differente dal solito, olfatto tendente al Sauvignon, molto interessante tutta la parte erbacea di macchia mediterranea, completamente coerente al palato, ottimo vino da abbinare.
- Vigna del Vulcano 2022, Lacryma Christi del Vesuvio Doc, Villa Dora. Ancora una espressione various del territorio, presente al naso una parte matura ed evoluta, vino complesso e gastronomico.
- Fiorduva 2023, Costa d’Amalfi DOC Furore Bianco, Marisa Cuomo. Un viaggio in costa d’Amalfi si confema sorprendente, vivissime notice fumé nascoste tra la frutta, le albicocche e tanti piccoli fiori. Ingresso mobido alla bocca.
- Caiatì 2024, Terre del Volturno IGT Pallagrello Bianco, Alois. Elegante senza dimenticare una lunga freschezza, voluttuoso avvolgente, gustoso.
- Morrone 2023, Terre del Volturno IGT Pallagrello Bianco, Alois. Il marchio di fabbrica del produttore si riconosce, vino estremamente piacevole. Consigliatissimo.
- Antholigia 2023, Falerno del Massico DOC, Masseria Felicia. Delicato e molto elegante si conferma dal naso alla bocca.
- Fluusa Bio 2024, Falanghina del Sannio DOC Taburno, nifo Sarrapocchiello. Falanghina, inconfondibile, corpo stile e stoffa per questo vino.
- Alenta Bio 2024, Falanghina del Sannio DOC vendemmia tardiva. Vino sorprendente, la falanghina vendemmiata tardivamente è da non perdere. Voluttuoso.
- Fiano D’Avellino 2024, Fiano d’Avellino DOCG, Di Meo. Un giro in Irpinia con l’ultima annata in commercio per Di Meo per un classico Fiano che promette e mantiene.
- Fiano D’Avellino 2024, Fiano D’Avellino DOCG, Colli di Lapio sentori eleganti di frutta fresca e croccante.
- Bacio delle Tortore 2024, Fiano D’Avellino DOCG, Passo delle Tortore. Complesso elegante con una bocca coerente molto interessante monitorarne l’evoluzione.
- Ciro 906 2022, Fiano D’Avellino DOCG, Ciro Picariello. Un salto indietro con le annate per il fiano d’Avellino che esprime in pochi anni notice decisamente più evolute ed eleganti per un vino che in bocca non tradisce e nasconde un potenziale nel tempo ancora molto ampio.
- Vino della Stella 2021, Fiano d’Avelino DOCG, Joaquin. Interessantissime notice fumé, colore in evoluzione e splendido finale di bocca con sorprendente ritorno nelle notice olfattive. Un vino da non perdere.
- Alessandra 2015, Fiano D’Avellino Riserva, Di Meo. Profumo dolce e accattivante rimanda advert un perfetto abbinamento con risotto allo zafferano.
- Miniere 2023, Greco di Tufo DOCG, Cantine dell’Angelo. Restiamo in Irpinia con i bianchi a base greco in evoluzione. Non mente Miniere, anche se il naso è ancora un po’ troppo giovane per esprimere al meglio le sue caratteristiche. Attendere ne varrà la pena.
- Vigna Laure 2023, Greco di Tufo DOCG Riserva, Cantine di Marzo. Si affaccia lieve l’evoluzione che si attende da questo Greco che dimostra stoffa anche da giovinetto.
- Fuori Limite- Le vecchie Vigne 2021, Campania IGT Greco, Traerte. Naso delicatissimo fuoriclasse di eleganza espressione del tempo delle vigne. Non lascia indifferenti.
- Vigna Lapillo Bio 2021, Lacryma Christi del Vesuvio DOC Rosso Superiore. Facciamo un salto nei rossi e in questo caso sul Vesuvio. Profondo, invitante, sbuffi di fumo, avvolgente, equilibrato e dal giusto finale.
- Forgiato 2020, Lacryma Christi del Vesuvio DOC, Villa Dora. Scurissimo e profondo da ricercare e ricercato. Bocca raffinata.
- Don Vincenzo 2020, Lacryma Christi del Vesuvio DOC Rosso Riserva, Casa Setaro. Bocca potente con finale leggermente amaricante. Sorso tagliente.
- Pontius Bio 2019, Aglianico del Taburno DOCG, Nifo Sarrapocchiello. Torniamo sul che ci offre piccoli frutti di bosco rossi e neri di bosco con effluvi di boiserie. In bocca avvolgente rotondo. Succoso e buono.
- D’Erasmo Bio 2016, Aglianico del Taburno DOCG Riserva, Nifo Sarrapocchiello. Evoluto e profondo, legno espezie dolci. Elegante e perfettamente integrato. Da sorseggiare al fuoco di un camino
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