Nel cuore di Roma, tra Ponte Sisto e Campo de’ Fiori, scopri Clorofilla: un bistrot che fonde tradizione e innovazione culinaria in un’oasi verde. Un luogo dove il consolation meals si eleva a raffinatezza, accompagnato da cocktail studiati.
Un’oasi verde nel cuore di Roma
Clorofilla nasce nel 2018 nel pieno centro di Roma, in vicolo delle Grotte, una traversa tranquilla tra i vivaci rioni Ponte Sisto e Campo de’ Fiori. Il progetto, avviato da Giacomo Galliera e Simone Franzon e successivamente ampliato con l’ingresso di Francesco Costantini Melchiorri, si è evoluto fino a definire una chiara identità: un bistrot che sposa un ambiente curato e moderno con una proposta gastronomica di livello. L’obiettivo principale è far sentire gli ospiti a proprio agio, offrendo cucina di qualità a prezzi accessibili e un servizio amichevole ma professionale, il tutto in una cornice suggestiva. Il locale dispone di circa 80-85 coperti.
Design e atmosfera immersiva
Ciò che caratterizza immediatamente Clorofilla è il suo design distintivo. L’architettura storica dell’edificio, con mattoncini a vista e archi, contrasta armoniosamente con uno stile moderno-industriale. Centinaia di piante stabilizzate sono distribuite ovunque, creando l’impressione di trovarsi in un vero e proprio giardino urbano e avvolgendo l’ospite in un’atmosfera rilassante, accentuata dalle luci soffuse serali. Dettagli in rame, legno e sedie in ferro completano l’arredamento, contribuendo a creare un’ambiente informale e accogliente.
La proposta culinaria: tradizione, contaminazioni e gioco
Sotto la guida del giovane chef Giorgio Tandoia, parte della squadra dal 2021 dopo esperienze in ristoranti stellati, la cucina di Clorofilla si distingue per creatività e contaminazione. La brigata, interamente underneath 30, interpreta la tradizione italiana come punto di partenza per esplorazioni culinarie che toccano l’Asia e il Sud America. I piatti sono caratterizzati da incursioni internazionali, un aspetto ludico nella presentazione e una rivisitazione delle forme, pur mantenendo saldi i sapori della base italiana. Pane e pasta fresca sono prodotti internamente.
Piatti simbolo tra innovazione e gusto
La carta offre esempi eloquenti di questa filosofia. Si spazia dallo “spring rolls a Roma”, che reinterpreta l’involtino cinese con ingredienti come scarola alla brace, uvetta e pinoli cotti in stile Yakiniku, ai dumpling con ripieni che omaggiano la tradizione italiana, come abbacchio e patate o pollo alla cacciatora. Tra i primi spicca la fregula alla pescatora con pescato del giorno marinato, cozze, crostacei, yuzu e salicornia. La carbonara viene proposta in una versione inedita: bottoni ripieni di pecorino e tartufo nero, spuma di tuorlo, polvere di guanciale e scaglie di tartufo. Non mancano piatti con richiami esotici come il branzino “28° parallelo”, proveniente dalle Canarie, servito con pak choi alla brace e kefir al coriandolo e limone, o il ramen di calamaro, dove il mollusco juliennato sostituisce la pasta in un brodo dashi. Anche il dessert più classico, il tiramisù, viene rivisitato nel “clorofillamisù”, servito in un vasetto con “terra” di cacao.
Abbinamenti: vino e cocktail su misura
La complessità della cucina trova un degno contraltare nella proposta beverage, pensata per accompagnare o contrastare i sapori dei piatti. La carta dei vini, con circa 60-65 etichette tra convenzionali e naturali, embrace selezioni internazionali e una sezione dedicata al Lazio, proposte sempre dopo un confronto con il cliente. Un ruolo di primo piano è riservato alla cocktail record curata dal 30enne Nicholas Caglia. I sette cocktail fissi e uno mensile sono creati specificamente per gli abbinamenti con il cibo. La filosofia zero waste guida il barman nell’utilizzo creativo di scarti della cucina, come la pelle del peperone o altri elementi vegetali, trasformati in sciroppi o ingredienti per drink, bilanciando le sensazioni gustative della cucina saporita e speziata. Ampia selezione anche per amari, digestivi e distillati, spesso provenienti da produttori locali.
Contatti e praticità
Clorofilla offre la possibilità di ordinare alla carta o scegliere tra due menu degustazione: “Degustazione Clorofilla” (6 portate a scelta dello chef, 70 euro) e “Degustazione Tradizione” (6 portate, 60 euro).
Google Maps https://maps.app.goo.gl/BqevYzQ6WKHMBmiB8?g_st=ic
Indirizzo: Vicolo delle Grotte, 17, 00186 Roma RM
Sito net: http://www.clorofillacucinaedistillati.it/
Account Instagram: https://www.instagram.com/clorofillaroma?igsh=dG11ejI2ODE2dWpm
Clorofilla si posiziona come un indirizzo stimolante nel panorama della ristorazione romana. Non è solo un locale dove mangiare, ma un’esperienza sensoriale completa che unisce design, cucina audace e un’attenzione particolare agli abbinamenti liquidi. La capacità di fondere tradizione e innovazione, mantenendo un’atmosfera rilassata e accessibile, lo rende un esempio interessante di come il consolation meals possa essere elevato senza perdere la sua essenza rassicurante, offrendo al contempo spunti sorprendenti.